Fin dal primo anno all’interno della scuola di specializzazione (2012) il Dr. Puliatti è stato attivo nella equipe di chirurgia Robotica del prof. Giampaolo Bianchi, tra i primi in Italia nel 2007 a credere in questa avvenieristica tecnologia creando un gruppo di lavoro iperspecializzato. Dal 2019 al 2021 poi il Dr. Puliatti ha passato due anni e mezzo in Belgio svolgendo attività chirurgia robotica al fianco del prof. Alex Mottrie, considerato in tutto il mondo “top expert” per la chirurgia robotica in campo urologico, inventore di specifiche tecniche, innovatore e chirurgo di eccellenza.
Chirurgia robotica
In questo periodo il Dr. Puliatti si è iperspecializzato nella chirurgia robotica di prostata e rene ed ha imparato l’utilizzo di diversi sistemi robotici. Il ventaglio di interventi che è possibile eseguire in chirurgia robotica è estremamente ampio con ottimi risultati funzionali ed oncologici per il paziente.
Prostatectomia radicale robot-assistita
La prostatectomia radicale robot-assistita è l’intervento eseguito per il trattamento del tumore alla prostata organo confinato. Questo è il tumore più frequentemente diagnosticato nel sesso maschile e d è fonte di ansia e timore per le molte persone che ne sono affette.
Da alcuni anni ormai la chirurgia robotica rappresenta il “gold standard” del trattamento chirurgico di questa neoplasia. Permette infatti una minore degenza, minori rischi di sanguinamento, meno dolore, e può consentire migliori risultati estetici e funzionali in termini di preservazione della continenza e della potenza sessuale. La chirurgia robotica consente al chirurgo una visione dettagliata delle strutture anatomiche grazie alle possibilità di ingrandimento e alla tridimensionalità. Inoltre, fornisce 7 gradi di movimento contro i 4 gradi di movimento offerti dalla laparoscopia tradizionale. Questo si traduce in una dissezione accurata e precisa con l’asuilio di strumenti millimetrici.
L’obiettivo di questa chirurgia è quello di trattare paziente, rimuovendo il tumore, preservando al massimo la qualità di vita preesistente.
NEFRECTOMIA RADICALE E NEFROURETERECTOMIA ROBOT-ASSISTITA
I tumori del rene e delle vie escretrici rappresentano una patologia estremamente pericolosa e non così infrequente. Molto spesso queste neoplasie non danno segni segni o sintomi e vengono diagnosticate incidentalmente in corso di esami eseguiti per altri motivi. Talvolta le lesioni sono tali da dover richiedere l’asportazione dell’intero rene o del rene e dell’uretere fino al suo ingresso in vescica. La chirurgia robotica è utilizzata anche per l’esecuzione di queste procedure, Questa tecnologia permette l’ottenimento di ottimi risultati estetici, la riduzione del dolore posto-operatorio e della degenza con risultati oncologici sovrapponibili a quelli della chirurgia open.
TUMORECTOMIA RENALE ROBOT-ASSISTITA
Quando le dimensioni e la posizione della neoformazione lo consentono è possibile asportare la lesione renale preservando il resto del tessuto sano. Questo intervento prende il nome di tumorectomia renale e consente di preservare al massimo la funzionalità renale del paziente con tutti i vantaggi che ne derivano. La chirurgia robot assistita è ormai ampiamente utilizzata in questo ambito con risultati ottimi in termini di riduzione del dolore post-operatorio, riduzione del tempo di ospedalizzazione, radicalità oncologica. La visione tridimensionale, l’ingrandimento del campo di visione, la precisione dei movimenti e l’ampio ventaglio di strumenti a disposizione del chirurgo permettendo l’ottimizzazione della procedura.
ALTRI INTERVENTI ROBOT-ASSISTITI IN CHIRURGIA UROLOGICA
Esistono poi altri interventi urologici che trovano molteplici vantaggi nell’essere eseguiti in chirurgia robot-assistita. Fra questi: la plastica del giunto pielo-ureterale, la diverticulectomia vescicale, l’adenomectomia prostatica, i reimpianti ureterale, la sacrocolpopessi e la cistectomia radicale robot-assistita. In generale questa tecnologia ha dimostrato di adattarsi in modo estremamente proficuo alla chirurgia urologica, permettendo enormi vantaggi sia per il paziente che per il chirurgo.