Urologia
Percorso diagnostico Urologico
Il percorso di diagnosi delle patologie urologiche parte dalla prevenzione. Molte patologie oncologiche si presentano senza manifestazione di segni e sintomi. È importante fare riferimento al Medico di Base per farsi consigliare il momento più opportuno per un controllo urologico.
Problemi minzionali, sangue nelle urine, coliche renali, incontinenza, dolori addominali e genitali sono solo alcuni dei sintomi che dovrebbero spingere il paziente ad effettuare un controllo specialistico. L’urologo avrà poi il compito di indagare le problematiche del paziente con esami biochimici e radiologici al fine di impostare un adeguato follow-up diagnostico-terapeutico.
TERAPIA MEDICA UROLOGICA
L’urologo è un chirurgo specializzato nel tratto genito-urinario maschile ed nel tratto urinario femminile. Tuttavia ci sono diverse patologie, ad esempio l’iperplasia prostatica benigna, o alcuni tipi di incontinenza o alcuni tipi di calcoli urinari, che possono essere trattate, almeno nella loro fase iniziale, con terapia farmacologica. Sarà poi lo specialista urologo a suggerire quando eventualmente la terapia medica, risultando insufficiente o inadeguata debba essere sostituita da una terapia chirurgica.
PROCEDURE DIAGNOSTICHE NON STRUMENTALI UROLOGICHE
- Esame obiettivo: esame fisico del\della paziente che permette di valutare addome e genitali.
- Esplorazione rettale: permette nell’uomo di valutare le caratteristiche della ghiandola prostatica ed eventuali segni di patologie ad essa correlate.
- Test di Stamey: test che prevede la raccolta di campioni di urine per analisi colturale prima e dopo massaggio prostatico per la diagnosi di prostatite cronica.
- Tampone uretrale: tampone eseguito normalmente per la ricerca di patologie infettive a carico dell’uretra e delle basse vie urinarie.
PROCEDURE DIAGNOSTICHE STRUMENTALI UROLOGICHE
- Ecografia addominale e delle vie urinarie: esame fondamentale che permette l’analisi dei vari organi presenti nell’addome. In particolare si possono analizzare reni gli organi dell’apparato genito-urinario presenti in addome ed eventuale residuo post-minzionale.
- Ecografia scrotale e testicolare: permette di valutare varicocele e altre patologie a carico di testicoli e scroto.
- Tac addome completo senza e\o con mezzo di contrasto: fornisce importanti informazioni sulle caratteristiche dell’apparato genito-urinario e viene normalmente utilizzato come esame di secondo livello. Risonanza magnetica dell’addome: fornisce importanti informazioni sulle caratteristiche dell’apparato genito-urinario e viene normalmente utilizzato come esame di secondo livello.
- Uroflussimetria: permette di valutare il flusso minzionale e ottenere informazioni sulla presenza o meno di patologie ostruttive urinarie.
- Esame urodinamico: esame che prevede l’inserimento di un cateterino a livello vescicale e uno a livello rettale e permette di ottenere molteplici informazioni sul ciclo urinario del\della paziente.
- Altri esami radiologici: ad esempio cistografie, pielografie o altri vengo prescritti specificamente dall’urologo quando ritenuti opportuni.
RISONANZA MAGNETICA MULTIPARAMETRICA DI ADDOME INFERIORE E SCAVO PELVICO / BIOPSIA PROSTATICA STEREOTASSICA CON TECNICA DI FUSIONE
Fra tutte le metodiche diagnostiche in campo urologico, la risonanza magnetica multiparametrica (MRI-mp) e la biopsia fusione sono probabilmente le più innovative ed utilizzate. La loro funzione è principalmente nella diagnosi del tumore prostatico.
La MRI-mp permette il riconoscimento di eventuali aree sospette per tumore all’interno della prostata. La biopsia fusion viene eseguita grazie a una specifica tecnologia di imaging e permette di andare a prelevare con precisione e riproducibilità tessuto dalle aree sospette. Nel complesso queste due metodiche permettono un più preciso percorso di diagnosi della neoplasia della della prostata.
TERAPIA CHIRURGICA UROLOGICA
Piccoli interventi urologici: questi interventi possono essere effettuati in regime ambulatoriale con anestesie locali o locoregionali.
- Frenuloplastica: procedura che prevede l’incisione del frenulo penieno e la sutura mediante apposizione di punti riassorbibili.
- Circoncisione: eseguita in caso di pazienti con fimosi.
- Varicocelectomia: eseguita in casi di pazienti con varicocele sintomatico o determinante infertilità.
- Asportazione di condilomi o altre lesioni cutanee in sede genito-urinaria.
Interventi urologici di chirurgia maggiore: interventi eseguiti con tecnica endoscopica, laparoscopica, robotica o di chirurgia open per trattare patologie urologiche di carattere oncologico e non.